Guido Airoldi è nato a Bergamo nel 1977. Vive e lavora a Verona.
È figlio di un fornaio. Nel 2002 si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. È stato finalista del IV Premio Arte Laguna a Venezia vincendo due premi speciali. Nel 2010 espone nella mostra Ex Circus da Anfiteatro Arte a Milano che poi lo presenta nel 2011 ad Arte Fiera di Bologna mettendo a confronto il suo lavoro con l’opera storica di Mimmo Rotella. Poi il Comune di Lecce e l’Università del Salento gli organizzano la personale Circus Lupiensis, al Castello di Carlo V. Espone in seguito Car On Air presso Superstudiopiù di Milano. Nel 2013 presenta la personale Silenzi Manifesti presso la Fabbrica Borroni di Bollate. Nel 2015 espone l’istallazione Heimat presso la Galleria Toselli di Milano e Silenzi Manifesti da Isolo17 a Verona. Nel 2016 espone Focus presso il Museo zoologico e paleontologico dell’Università Federico II di Napoli. Presenta, poi, la personale BesDiario, nell’ambito di Equinozio d’autunno 2016 e Circus Lupiensis nel 2017 entrambe al Castello di Rivara – Museo d’arte contemporanea, a cura di Franz Paludetto. È stato finalista del Premio Arteam Cup 2016. Nel marzo 2017 espone alla Fondazione Stelline di Milano. Nel 2018 è finalista a SmartUp Optima – Premio d’arte contemporanea e al Premio Arteam Cup 2018.
Nel 2019 espone Heimat al Parlamento Europeo di Bruxelles, nuovamente al Castello di Rivara – Museo d’arte contemporanea, a cura di Franz Paludetto e partecipa al progetto Specula presentato nelle sale del MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La necessità di un luogo di intimità e di identificazione è il tema del mio lavoro, Heimat, una sorta di patria, il luogo natio, degli affetti. Creo delle piccole casette in legno e carta da manifesto recuperata, un’ossessione materica che ritorna nelle mie opere.