Jernej Forbici è nato a Maribor (Slovenia) nel 1980. Si è laureato con lode in Pittura con il professor Carlo Di Raco, all’Accademia di Belle Arti di Venezia, cui è seguita la Laurea specialistica in arti visive e discipline dello spettacolo. Dal 1999 il suo lavoro è al centro dell’interesse del sistema dell’arte internazionale, tanto che ad oggi è presente in molte mostre, fiere, istituzioni e collezioni. È stato invitato a partecipare alle Biennali: Hicetnunc, Pordenone (2003), IBCA Biennale internazionale d’arte a Praga, Padiglione tedesco (2005), Accade, 51°Biennale di Venezia (2007), 53° Biennale di Venezia, Padiglione Italia – Accademie (2011). Tra gli ultimi progetti realizzati, la personale Long Gone, a Hugo Galerie a New York e le due mostre Welcome to the Final Show curate da Ermanno Tedeschi e Carlo Sala, a PUNTO SULL’ARTE di Varese, galleria di riferimento dell’artista e alla Ptuj City Gallery di Ptuj. Collabora inoltre con Romberg Arte Contemporanea, Galerie 9900, Sist’art gallery e Galleria L’Occhio.
Attualmente vive e lavora tra Strnišče (SI) e Vicenza.
«Il mio lavoro è in certo senso autobiografico. Sono cresciuto in un piccolo paese immerso nel bosco, quasi idillico, ma dall’altra parte circondato da ben tre discariche di rifiuti industriali e una grande fabbrica. Negli anni ho capito che quei boschi sono stati piantati come una barriera naturale per proteggerci. Qui la natura oggi si ri-produce in uno scontro continuo con l’intervento dell’uomo. Così è per me logico che il mio stesso lavoro abbia una nota fortemente ecologista che però si sviluppa anche nelle domande sulla nostra stessa esistenza e memoria».