Lucrezia Roda è nata ad Erba (CO) nel 1992, vive e lavora a Milano. Dopo aver intrapreso studi classici, inizia la propria formazione fotografica presso l’Istituto Italiano di Fotografia (MI). Nel 2015 si specializza come fotografa di teatro e di scena frequentando l’Accademia del Teatro alla Scala. Avvicinatasi al mondo della fotografia fine-art, dedica le prime ricerche alla rappresentazione di dinamiche produttive industriali. Fra le altre, la sua serie attualmente più rappresentativa è STEEL-LIFE: immagini sul mondo dell’industria metalmeccanica e del metallo come materia in continua e ciclica trasformazione. Vincitrice del Premio “AIF 2019 – Nuova Fotografia”, attribuito da AIF (Associazione Italiana Foto & Digital Imaging) ad una energia emergente della fotografia italiana, “per la determinazione con cui fin da giovanissima si è dedicata alla fotografia, prima creandosi un consapevole percorso di studio, poi elaborando una propria espressività personale incentrata sulla ricerca di un linguaggio contemporaneo”, nello stesso anno pubblica il suo primo catalogo edito da Vanillaedizioni. Le sue opere si trovano in diverse collezioni pubbliche e private, fra cui quella della Fondazione Dino Zoli e della Fondazione 3M.
Il mio stile si basa sull’intensità: di colore, d’atmosfera, di racconto e sentimento. Immagini singole che non hanno necessità di essere affiancate ad altre per raccontare la propria storia.
Attratta dalle luci taglienti e dalle ombre ingombranti, contrappongo un estremo rigore tecnico ad una forte dose istintiva, scegliendo i miei soggetti secondo un richiamo viscerale verso situazioni misteriose, surreali, talvolta oscure o inquietanti.