Max Farina è nato a Milano nel 1974, è laureato in architettura al Politecnico di Milano. Nel 1991 inizia a fotografare operando nell’ambito della fotografia di reportage, di architettura e di documentazione del territorio, realizzando ricerche fotografiche su commissione e progetti artistici personali. Parallelamente alla sua attività di architetto e fotografo, nel 2010 fonda lo studio di comunicazione Farina Zerozero. Nel 2012 inizia a sviluppare la ricerca Rivus Altus sul Ponte di Rialto a Venezia, progetto ancora oggi work in progress. Parallelamente, Max Farina sta realizzando, attraverso un processo di “esaurimento visivo”, una serie di vedute frammentate nel tempo, i Cronorami: appostamenti fotografici senza fine, visioni unificate di migliaia di immagini scattate nel corso di almeno 365 giorni. Con i Cronorami Max Farina documenta i cambiamenti delle città (Londra, Parigi, New York, Copenaghen, Milano, Venezia, Como, e molte altre).
Nel 2016 organizza una singolare e articolata mostra Rivus Altus. 10.000 frammenti visivi dal ponte di Rialto a Venezia durante la XV Biennale di Architettura, riscuotendo un ampio consenso. Nel 2014 con il progetto fotografico Nella città vince il 1° premio del Contest “Periferie Possibili” organizzato dal gruppo Renzo Piano G124.
Vedute che sono mosaici di memoria, immagini che divengono una prospettiva tracciata dallo scandire del tempo in divenire, dove le città emergono attraverso una lente di ingrandimento protesa a scrutarne i minimi dettagli fatti di luce e oscurità, acque e cieli, folle e silenzi.