Nataly Maier nasce nel 1957 a Monaco di Baviera (Germania).
Nel 1978, approfondisce gli studi in Filosofia al Leibniz Kolleg di Tübingen, frequenta la Bayerische Staatslehranstalt für Photographie di Monaco fino al 1980. La sua prima mostra personale nel 1992 è presso la Galleria L’Attico di Roma, nel 2001 installa un grande limone per la mostra Hommage an eine Sehnsucht presso la Villa Romana di Firenze. Nel 2010 ottiene una borsa di studio alla Ballinglen Arts Foundation (IRE). La Fondazione Antonio e Carmela Calderara di Vacciago di Ameno ha ospitato nel 2015 la sua personale Pregnanza del colore, alla Soeffker Gallery dell’Hamline University a St. Paul, Minneapolis. Vive e lavora a Milano e Starnberg (DEU). Le sue opere sono presenti in diverse collezioni internazionali.
«Il colore guida tutta la mia ricerca, dalla fotoscultura ai dittici, fino alla pittura di oggi. Mi ritengo una pittrice classica, nonostante la mia curiosità di espandere il campo come ho fatto con la fotografia. I Dedali esprimono il desiderio e l’esigenza di portare la pittura antica dentro il tempo digitale e globalizzato, con l’apporto di temi contemporanei. La tecnica è fondamentale e con essa occorre confrontarsi come fa il musicista col suo strumento».